23 novembre 2008
Successo del Kodokan alla I.J.F. Kata World Cup
Parigi vale un argento mondiale
Ilaria Sozzi e Marta Frittoli nel ju no kata
seconde solo alle giapponesi.
In argento per l'Italia anche la Coppia Proietti-Di Lello nel katame no
kata
e Mainenti-Faccioli nel Kodokan -goshin - jitsu.
|
Parigi- La prima edizione della Kata World Cup,
fortemente voluta a Parigi dal presidente della Federazione Francese,
Jean-Luc Rouge, ha sancito un successo epico
per il Kodokan Cremona.
Sulla passerella mondiale hanno sfilato venti coppie, divise in due gironi
da dieci. Alla fine delle eliminatorie, che hanno qualificato sei coppie
alla finale, le cremonesi avevano il secondo punteggio assoluto, dietro le
perfette maestre giapponesi. L'esecuzione finale, proiettata dai canali
streaming della Federazione Francese, non ha sovvertito l'esito delle
eliminatorie: prime le nipponiche, seconde Ilaria e Marta, terze le
tedesche.
Ilaria e Marta hanno raccolto ovazioni e complimenti, poiché arrivare
seconde dietro alle giapponesi ha sotto sotto il sapore di una vittoria.
"Quasi incredibile" è il commento di Giorgio Sozzi, che ripensa
probabilmente agli eventi degli ultimi tre anni, in cui le ragazze del
Kodokan sono passate dal modesto piazzamento nei Campionati italiani di
Alghero 2005 all'attuale successo mondiale, attraverso due vittorie nei
Campionati Europei 2006 e 2007.
In realtà nulla è mai
incredibile ed i successi non sono casuali: sono stati tre anni di sacrifici
e di lavoro. Fondamentale è stato l'incontro, nel 2006, con
Nagai Taeko, docente del
Kodokan di Tokyo, che ha scorto le potenzialità della coppia Sozzi-Frittoli,
indicando loro la strada da seguire per il salto di qualità. E le ragazze
del Kodokan, con pazienza ed umiltà, ed anche contro molti pronostici,
quella strada l'hanno seguita: a forza di credere ai sogni, prima o poi si
avverano.
Questo argento mondiale regala molti motivi di soddisfazione, ma soprattutto
ha un valore simbolico: il dojo di Giorgio Sozzi è
particolarmente legato al
ju-no-kata, testo fondamentale della scuola Kodokan, poiché è
l'unico kata totalmente ideato
da Jigoro Kano, ed racchiude filosoficamente l'essenza del judo.
Per questo, fin dai lontani anni '70, questo kata è stato oggetto di
ammirazione e di studio, per questo negli anni '80 Cremona è stata più volte
teatro dell'apparizione del compianto Maestro Takata, al cui seguito
cui Ilaria Sozzi e gli altri allievi del Kodokan hanno mosso i primi passi
nell'interpretazione del ju no kata.
Un successo dunque che ha radici lontane e solide.
Ma Ilaria e Marta non sono esaltate dal successo, così come non si sono
abbattute durante i momenti difficili, secondo la filosofia Kodokan. Un
successo è solo la base per un altro obiettivo da inseguire: le campionesse
del mondo non sembrano ora irraggiungibili.
Ilaria Sozzi, istruttore quinto dan Fijlkam, ha
un'invidiabile esperienza di judo agonistico e di insegnamento; Marta
Frittoli è stata una ginnasta di livello nazionale, prima di dedicarsi con
passione al judo dieci anni fa.
|