CREMONA
- Sembrava un'impresa difficilissima, se non impossibile, eppure
l'Italia ce l'ha fatta: bronzo per Rosalba Forciniti
(-52 kg., nella foto) la prima atleta calabrese a salire sul podio
dei cinque cerchi. Nessun punto judo, ma tattica e condizione
atletica perfette -complimenti allo staff- hanno consentito alla
carabiniera nata judoisticamente presso il Maestro Mangiarano di
battere la tedesca e la sudcoreana e -uscita per ippon contro
l'impossibile nordcoreana- di conquistare il bronzo contro la
lussemburghese Muller. E il risultato poteva essere più rotondo:
Elio Verde (-60 kg.), compiuta l'impresa di battere
l'ukraino (georgiano di nascita) Zantaraia (Campione del Mondo e
d'Europa), dopo quattro incontri vinti stava per aggiudicarsi il
bronzo contro il brasiliano Kitadai, a cui era sembrato superiore,
ma quella maledetta pausa nel golden score... lo relegava quinto.
Minore rammarico, in un certo senso, per Giulia Quintavalle,
che non è mai sembrata in incontro con la Statunitense Malloy, da
cui subiva un ippon di ko-uchi-gari. Peccato però, perché Giulia
aveva fatto una grande gara: dopo aver battuto la coreana Kim e -ai
recuperi- la Campionessa d'Europa Filmozer per ippon, sembrava poter
facilmente salire sul podio. Per il resto, niente da fare per gli
azzurri: prestazioni generose, ma nessuno riusciva a superare il
secondo turno eliminatorio.
Successo esagerato invece per l'azzurro Ezio Gamba,
direttore Tecnico della Russia maschile, che ha sbaragliato il campo
conquistando cinque medaglie su sette disponibili, tre d'oro, una
d'argento e una di bronzo (e un quinto posto). I tre ori di Galstyan
(-60), Isaev (-73) e Khaibulaev (-100, nella foto) hanno convinto Putin,
se mai ce ne fosse stato bisogno, a cercare di tenersi stretto Ezio.
Chissà che cosa deciderà di fare il judoka più titolato d'Italia.
Strana coincidenza, il destino di Ezio è da sempre incrociato con la
Russia: fu proprio a Mosca nel 1980 che il bresciano vinse le
Olimpiadi nei -71 kg. Con
la sola squadra maschile, la Russia è in testa al medagliere
generale, seguita dalla Francia (due ori) e dalla Corea del Sud (due
ori). E il Giappone? conquista un solo oro (-57 kg. femminile)
contro i quattro di Beijing 2008 e gli otto di Atene 2004. Tre sole
medaglie in campo maschile, con due argenti e un bronzo. Nessuno
poteva prevedere peggio per il Sol Levante. Staremo a vedere.