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Prologo | 1971-1977 |
1977-1984
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1984-1996
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1996-1997
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dal 1997|dal
2002
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il primo Kodokan (1971-1977)
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La prima sede del Kodokan è, a Cremona,
nella palestra dell′ex asilo Martini con ingresso da via Dante. Struttura
grande, spogliatoi con box docce in muratura, acqua calda centralizzata (così
che solo i primi, e i furbi non mancano mai, usufruiscono di abbondante acqua
calda). Ben presto il tatami 6x6 non è più sufficiente: merito anche delle
scolaresche che, utilizzando la palestra la mattina, fanno involontariamente
promozione al judo.
Quasi tutti i bambini e i giovani hanno
seguito Sozzi al Kodokan, ma ben presto i vecchi allievi si confondono con la
massa dei nuovi iscritti. Arriva il tappeto 10x10 che va smontato ogni giorno,
ed i turni si organizzano in modo che siano i ragazzi a montarlo e gli adulti a
smontarlo, con i bambini nella fascia oraria centrale. Quando si fa tardi il
sig. Geroldi, che svolge mansioni di segretario, comincia a sganciare il tappeto
mentre
gli atleti stanno ancora sudando. |
la squadra
femminile vittoriosa in regione nel 1972 |
Ferve l′attività agonistica: nel 1972 il
primo successo viene dalla squadra femminile (Rosa Cefariello, Daniela
Zucchi, Nadia Tavani, MariaGrazia Griso) che vince il Campionato
Regionale davanti all′allora mitico Bu-Sen
Milano. Poi arriva il secondo posto di
Maria Grazia Griso
nel Trofeo Nazionale Aldo Torti.
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Nel 1973 la palestra viene dichiarata
inagibile per le scuole, ed il tatami può rimanere finalmente montato. Il
rovescio della medaglia è che ben presto si aprono buchi nel pavimento, che puntualmente vengono richiusi e, cosa più grave, per una crisi petrolifera il
Comune annulla pressoché totalmente il rifornimento alla caldaia. Sono inverni
molto duri. I ragazzi si allenano bardati sotto il judogi e affrontano le
docce gelide, ma le difficoltà logistiche sono annullate dal clima di
allegria, e le iscrizioni aumentano, insieme con i traguardi, agonistici e
non.
Sempre nel ′73 arriva al Kodokan
George Kerr, di Edimburgo, primo
di una lunga serie di ospiti illustri. Sempre nel
′73
Angelo Marenzi si era iscritto all′Accademia: sarà la prima cintura nera del
Kodokan, con la qualifica di aspirante istruttore.
Mazzieri e Benedini superano a Roma gli esami per aspirante arbitro, e poi di cintura
nera insieme a Manfredini, Bergamaschi, Broglio, Tonghini.
Nel novembre
′73
Daniela Zucchi
vince
Trofeo Nazionale Aldo Torti, ovvero il Campionato italiano cinture verdi.
Danilo Bergamaschi (sinistra)
impegnato in un trofeo del Torrazzo. L'arbitro, capelli nerissimi allora, è
Franco Capelletti, fra il pubblico si può notare Battista Fratus
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le prime cinture nere: Benedini,
Mazzieri, Marenzi |
Sul fronte sociale nasce la Scuola Kodokan,
corsi di recupero per chi non ha potuto completare gli studi. Il
"covo″, che
diventa un alloggio di varia umanità, ospita anche il primo nucleo di dissenso
cattolico cremonese "Non tacere″. Si apre Borgo-Kodokan, una cascina
affittata sulla strada tra pieve d′Olmi e Tidolo e adibita ad estiva sede di
allenamento-aggregazione. Comincia a funzionare nel settembre 1974.
Marco Spoto
nel gennaio ′74 vince il bronzo nel Trofeo Nazionale "Gazzetta
dello Sport″, che
di fatto è
il campionato italiano Speranze: si tratta della prima
medaglia nazionale maschile per il neonato Kodokan. Agli
Assoluti
1974
Daniela
Zucchi è medaglia d′argento.
Nel 1975 la squadra agonistica maschile
assume contorni ben delineati: Voltini, Ferrari, Testa, Arisi, Spoto, Maffi,
Miglioli, Benassi, Morandi. Un gruppo veramente eccezionale rende possibile un
lavoro organico. Ci si allena la mattina e la sera, ed i risultati non tardano
ad arrivare.
Nel 1975
Carlo Morandi
vince la Coppa Italia,
Claudio
Arisi
e
Angelo Benassi
vincono
l′argento ed il bronzo nei Campionati Italiani Juniores. Arisi
replicherà col bronzo l′anno successivo. Benassi vince il titolo Assoluto
regionale nonostante la sua cintura marrone. E′ l′inizio di un′irripetibile
stagione di successi per il judo cremonese.
Nel 1976
Daniela Zucchi
arriva seconda al Campionato Italiano Seniores: ripeterà lo stesso risultato
nel ′77,′78 e′79.
Nel frattempo
Ennio Voltini guadagna il bronzo agli Italiani Seniores ed Universitari e ed arriva il
bronzo della Zucchi in Coppa Italia.il 1977 è un anno magico: Benassi, Arisi, Voltini
e la Zucchi (foto a
destra) conquistano l′ argento al Campionato
Italiano a Lugo di Romagna, dopo aver vinto il titolo regionale. Solo Morandi,
Campione Regionale, non riesce nell′impresa a causa di un infortunio, pur
avendo tutte le carte in regola per il risultato.
Grazie a questi
successi il judo cremonese targato Kodokan si fa strada anche a livello
politico nella federazione. Ma
nell′estate del 1977 una trave si stacca dal soffitto dello spogliatoio: il
Comune intima lo sfratto, ed il Kodokan Cremona è sulla strada...
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una bella azione da gara di
Claudio Ferrari
il poker del 77: Benassi
Arisi Voltini Zucchi
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1977-1984
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dal 1997|dal
2002
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1971: la nascita del
Kodokan Cremona
nel racconto di Giorgio
Sozzi
«[...] Ero nel
sicuro porto di una palestra perfettamente organizzata, bel tappeto, docce
calde, riscaldamento d′inverno, pulizie, portineria.
Facevo parte del consiglio sociale e
tenevo con un certo successo e buon seguito due corsi, per bambini e giovani,
che mi gratificavano: insomma, ero nel calmo mare della tranquillità.
Ma in una sera d′aprile 1971, qualcosa di
strano, un′idea mi penetrò all′improvviso nella mente, come una freccia scagliata
da chissà dove, mentre, seduto, ascoltavo, distrattamente in verità, senza
sentirmi coinvolto più di tanto, la discussione che si svolgeva fra i vari
consiglieri convocati in riunione. Sollecitato ad intervenire, laconicamente
annunciai che, agli argomenti, non ero più interessato, in quanto, a partire da
quel preciso momento, mi dichiaravo dimissionario della società.
E così lasciai il porto sicuro, superai il
calmo mare della tranquillità, passai le colonne d′Ercole e feci vela verso
l′ignoto.
Caricai dunque, a rate perché troppo pesanti,
i 18 tappeti della vecchia materassina di lotta sulla "bianchina" di mio padre,
targata "CR4444' e, in un pomeriggio di luglio, sotto una rara quanto violenta
pioggia, portai il tappeto presso il salone piano terra dell′ex Asilo Martini.
″Kodokan bagnato,
Kodokan fortunato″, pensai [...]
»
da Giorgio
Sozzi, Kodokan Cremona. 20 anni di amicizia, 1991 |