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 il primo Kodokan (1971-1977)

La prima sede del Kodokan è, a Cremona, nella palestra dell′ex asilo Martini con ingresso da via Dante. Struttura grande, spogliatoi con box docce in muratura, acqua calda centralizzata (così che solo i primi, e i furbi non mancano mai, usufruiscono di abbondante acqua calda). Ben presto il tatami 6x6 non è più sufficiente: merito anche delle scolaresche che, utilizzando la palestra la mattina, fanno involontariamente promozione al judo.

Quasi tutti i bambini e i giovani hanno seguito Sozzi al Kodokan, ma ben presto i vecchi allievi si confondono con la massa dei nuovi iscritti. Arriva il tappeto 10x10 che va smontato ogni giorno, ed i turni si organizzano in modo che siano i ragazzi a montarlo e gli adulti a smontarlo, con i bambini nella fascia oraria centrale. Quando si fa tardi il sig. Geroldi, che svolge mansioni di segretario, comincia a sganciare il tappeto mentre gli atleti stanno ancora sudando.

la squadra femminile vittoriosa in regione nel 1972

Ferve l′attività agonistica: nel 1972 il primo successo viene dalla squadra femminile (Rosa Cefariello, Daniela Zucchi, Nadia Tavani, MariaGrazia Griso) che vince il Campionato Regionale davanti all′allora mitico Bu-Sen Milano. Poi arriva il secondo posto di Maria Grazia Griso nel Trofeo Nazionale Aldo Torti.

Nel 1973 la palestra viene dichiarata inagibile per le scuole, ed il tatami può rimanere finalmente montato. Il rovescio della medaglia è che ben presto si aprono buchi nel pavimento, che puntualmente vengono richiusi e, cosa più grave, per una crisi petrolifera il Comune annulla pressoché totalmente il rifornimento alla caldaia. Sono inverni molto duri. I ragazzi si allenano bardati sotto il judogi e affrontano le docce gelide, ma le difficoltà logistiche sono annullate dal clima di allegria, e le iscrizioni aumentano, insieme con i traguardi, agonistici e non.   Sempre nel ′73 arriva al Kodokan George Kerr, di Edimburgo, primo di una lunga serie di ospiti illustri. Sempre nel ′73 Angelo Marenzi si era iscritto all′Accademia: sarà la prima cintura nera del Kodokan, con la qualifica di aspirante istruttore. Mazzieri e Benedini superano a Roma gli esami per aspirante arbitro, e poi di cintura nera insieme a Manfredini, Bergamaschi, Broglio, Tonghini.

Nel novembre ′73 Daniela Zucchi  vince Trofeo Nazionale Aldo Torti, ovvero il Campionato italiano cinture verdi.

 

Danilo Bergamaschi (sinistra) impegnato in un trofeo del Torrazzo. L'arbitro, capelli nerissimi allora, è Franco Capelletti, fra il pubblico si può notare Battista Fratus

le prime cinture nere: Benedini, Mazzieri, Marenzi

Sul fronte sociale nasce la Scuola Kodokan, corsi  di recupero per chi non ha potuto completare gli studi. Il "covo″, che diventa un alloggio di varia umanità, ospita anche il primo nucleo di dissenso cattolico cremonese "Non tacere″. Si apre Borgo-Kodokan, una cascina  affittata sulla strada tra pieve d′Olmi e Tidolo e adibita ad estiva sede di allenamento-aggregazione. Comincia a funzionare nel settembre 1974.

Marco Spoto nel gennaio ′74 vince il bronzo nel Trofeo Nazionale "Gazzetta dello Sport″, che di fatto è il campionato italiano Speranze: si tratta della prima medaglia nazionale maschile per il neonato Kodokan. Agli Assoluti 1974 Daniela Zucchi  è medaglia d′argento.

 Nel 1975 la squadra agonistica maschile assume contorni ben delineati: Voltini, Ferrari, Testa, Arisi, Spoto, Maffi, Miglioli, Benassi, Morandi. Un gruppo veramente eccezionale rende possibile un lavoro organico. Ci si allena la mattina e la sera, ed i risultati non tardano ad arrivare.

Nel 1975 Carlo Morandi  vince la Coppa Italia, Claudio Arisi e Angelo Benassi  vincono l′argento ed il bronzo nei Campionati Italiani Juniores. Arisi replicherà col bronzo l′anno successivo. Benassi vince il titolo Assoluto regionale nonostante la sua cintura marrone. E′ l′inizio di un′irripetibile stagione di successi per il judo cremonese.

Nel 1976 Daniela Zucchi arriva seconda al Campionato Italiano Seniores: ripeterà lo stesso risultato nel ′77,′78 e′79.

Nel frattempo Ennio Voltini guadagna il bronzo agli Italiani Seniores ed Universitari e ed arriva il bronzo della Zucchi in Coppa Italia.il 1977 è un anno magico: Benassi, Arisi, Voltini e la Zucchi (foto a destra) conquistano l′ argento al Campionato Italiano a Lugo di Romagna, dopo aver vinto il titolo regionale. Solo Morandi, Campione Regionale, non riesce nell′impresa a causa di un infortunio, pur avendo tutte le carte in regola per il risultato.

Grazie a questi successi il judo cremonese targato Kodokan si fa strada anche a livello politico nella federazione.  Ma nell′estate del 1977 una trave si stacca dal soffitto dello spogliatoio: il Comune intima lo sfratto, ed il Kodokan Cremona è sulla strada...

 

una bella azione da gara di Claudio Ferrari

 

il poker del 77: Benassi Arisi Voltini Zucchi

 

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1971: la nascita del Kodokan Cremona

nel racconto di Giorgio Sozzi

«[...] Ero nel sicuro porto di una palestra perfettamente organizzata, bel tappeto, docce calde, riscaldamento d′inverno, pulizie, portineria.

Facevo parte del consiglio sociale e tenevo con un certo successo e buon seguito due corsi, per bambini e giovani, che mi gratificavano: insomma, ero nel calmo mare della tranquillità.

Ma in una sera d′aprile 1971, qualcosa di strano, un′idea mi penetrò all′improvviso nella mente, come una freccia scagliata da chissà dove, mentre, seduto, ascoltavo, distrattamente in verità, senza sentirmi coinvolto più di tanto, la discussione che si svolgeva fra i vari consiglieri convocati in riunione. Sollecitato ad intervenire, laconicamente annunciai che, agli argomenti, non ero più interessato, in quanto, a partire da quel preciso momento, mi dichiaravo dimissionario della società.

E così lasciai il porto sicuro, superai il calmo mare della tranquillità, passai le colonne d′Ercole e feci vela verso l′ignoto.

Caricai dunque, a rate perché troppo pesanti, i 18 tappeti della vecchia materassina di lotta sulla "bianchina" di mio padre, targata "CR4444' e, in un pomeriggio di luglio, sotto una rara quanto violenta pioggia, portai il tappeto presso il salone piano terra dell′ex Asilo Martini.

″Kodokan bagnato, Kodokan fortunato″, pensai [...] »

 da Giorgio Sozzi, Kodokan Cremona. 20 anni di amicizia, 1991