L'occasione
di traslocare si presenta,
neanche a dirlo, per caso. Un istruttore di ginnastica stufo dell'attività
vuole cedere l'utilizzo del locale ma non trova a chi darlo… In quattro e
quattr'otto il Kodokan si trasferisce nell'ex chiesa sconsacrata di S.
Benedetto, in via dei Mille 1, a Cremona, accanto alla chiesa di S.Ilario. Il
locale è alto e buio, sul soffitto campeggia imponente un affresco del pittore
cremonese Massarotti. Lo spogliatoio maschile è un lungo budello, quello
femminile un buco e le docce uno stretto bugigattolo. Lo spogliatoio bambini è
ricavato in un box di legno all'ingresso.
Il freddo è siberiano e le due stufe a gas riescono solo
dopo molte ore a rompere l'aria. Ma le gare importanti incalzano ed i ragazzi
sono troppo motivati per arrendersi al freddo ed ai disagi. In certe serate
invernali ricche di neve Sozzi esce con gli agonisti in strada a piedi nudi per
combattere il freddo, illuminati dai fari degli automobilisti che rallentano
sporgendosi incuriositi dal finestrino. Allegria ed entusiasmo alle stelle!!
Nel
1978
Claudio Arisi
si arruola nei carabinieri, e si classifica al 2°
posto nei Campionati Italiani Militari e 5° ai Mondiali Militari di
Strasburgo.
Ennio Voltini
guadagna un altro bronzo agli italiani, e si ripeterà l'anno successivo;
sempre nel '78 è 2° agli Universitari e,
selezionato
per i Mondiali Universitari, vola a Rio de Janeiro per il 7° posto. Nel 1979
Maria Grazia Zangrandi
è bronzo agli Universitari.
Chiusi il «Covo» e Borgo Kodokan
per problemi di ristrutturazioni e di affitto, si aprono nuove sezioni del
Kodokan in paesi vicini grazie alla collaborazione di nuove cinture nere che si
vanno formando: tra i primi «Amancio» Tonghini a Stagno Lombardo, Giancarlo
Broglio a Pieve Terzagni. L'obiettivo
primario della divulgazione del judo spinge gli atleti del Kodokan ad
innumerevoli esibizioni nelle parrocchie, sui sagrati, negli oratori.
Arisi
guadagna un argento e bronzo agli Italiani nel 1980 ed 1981, negli
stessi anni colleziona due bronzi agli Assoluti, con cui chiude la carriera.
Nell'80
Voltini
è 5° agli Assoluti, e nell'82 chiude la carriera con il bronzo
nell'interfase cinture nere di Firenze.
Nel frattempo
Francesca
Gobbi
ha vinto la Coppa Italia nell'81, ed
Elena Tamagnini la vince
nell'82. Sempre nell'82
Alberto Santi è terzo nel Campionato Italiano
cinture marroni, e nell'83 arriva 5° agli Assoluti. Siamo sempre nell'83 e la Tamagnini vince il Campionato Italiano cinture marroni.
Gli atleti delle città vicine
vogliono allenarsi al Kodokan, che accoglie atleti e si apre ad incontri
interessanti con atleti di judo, Sumo, Karate. Campioni e maestri calcano il
tappeto del 2° Kodokan: Neil Adams
,
Ezio Gamba, Alfredo e Giuseppe Vismara, Angelo Beltrachini,
Franco Capelletti.
In queste occasioni la struttura della palestra mostra tutta la sua
inadeguatezza. «Contemplo interrogativamente i santi dipinti nell'affresco
del Massarotti –ricorda Giorgio Sozzi- verso il quale ho fatto puntare di
faretti creando una luce suggestiva ed ottengo la risposta». Infatti è
proprio l'affresco in via di deperimento a smuovere le amministrazioni pubbliche
per un intervento di restauro… ma c'è di mezzo il Kodokan, con tanto di
contratto con il Demanio. Il Kodokan non ha intenzione di lasciar libero il
locale senza trovare prima un'idonea sistemazione… |
Il Campione del Mondo, d'Europa e argento olimpico Neil Adams in randori
al Kodokan nel 1982. Sullo sfondo si riconosce Claudio Ciccio Arisi.
Ezio Gamba, oro olimpico a Mosca '80 e argento a Los Angeles 1984 è da sempre
ospite gradito ed amico del Kodokan Cremona. Giorgio Sozzi ha anche pubblicato
un volume sulla sua carriera per farlo conoscere ai giovani. Nella foto Ezio
Gamba, fresco dell'oro europeo a Rostock nell'82, non disdegna il randori al
Kodokan Cremona. |