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Il secondo Kodokan  (1977-1984) 

L'occasione di traslocare si presenta, neanche a dirlo, per caso. Un istruttore di ginnastica stufo dell'attività vuole cedere l'utilizzo del locale ma non trova a chi darlo… In quattro e quattr'otto il Kodokan si trasferisce nell'ex chiesa sconsacrata di S. Benedetto, in via dei Mille 1, a Cremona, accanto alla chiesa di S.Ilario. Il locale è alto e buio, sul soffitto campeggia imponente un affresco del pittore cremonese Massarotti. Lo spogliatoio maschile è un lungo budello, quello femminile un buco e le docce uno stretto bugigattolo. Lo spogliatoio bambini è ricavato in un box di legno all'ingresso.

Il freddo è siberiano e le due stufe a gas riescono solo dopo molte ore a rompere l'aria. Ma le gare importanti incalzano ed i ragazzi sono troppo motivati per arrendersi al freddo ed ai disagi. In certe serate invernali ricche di neve Sozzi esce con gli agonisti in strada a piedi nudi per combattere il freddo, illuminati dai fari degli automobilisti che rallentano sporgendosi incuriositi dal finestrino. Allegria ed entusiasmo alle stelle!! 

Nel 1978  Claudio Arisi si arruola nei carabinieri, e si classifica al 2° posto nei Campionati Italiani Militari e 5° ai Mondiali Militari di Strasburgo.

Ennio Voltini guadagna un altro bronzo agli italiani, e si ripeterà l'anno successivo; sempre nel '78 è 2° agli Universitari e, selezionato per i Mondiali Universitari, vola a Rio de Janeiro per il 7° posto. Nel 1979  Maria Grazia Zangrandi è bronzo agli Universitari.

Chiusi il «Covo» e Borgo Kodokan per problemi di ristrutturazioni e di affitto, si aprono nuove sezioni del Kodokan in paesi vicini grazie alla collaborazione di nuove cinture nere che si vanno formando: tra i primi «Amancio» Tonghini a Stagno Lombardo, Giancarlo Broglio a Pieve Terzagni. L'obiettivo primario della divulgazione del judo spinge gli atleti del Kodokan ad innumerevoli esibizioni nelle parrocchie, sui sagrati, negli oratori.  

Arisi guadagna un argento e bronzo  agli Italiani nel 1980 ed 1981, negli stessi anni colleziona due bronzi agli Assoluti, con cui chiude la carriera.

Nell'80 Voltini è 5° agli Assoluti, e nell'82 chiude la carriera con il bronzo nell'interfase cinture nere di Firenze.

Nel frattempo Francesca Gobbi ha vinto la Coppa Italia nell'81, ed Elena Tamagnini la vince nell'82. Sempre nell'82 Alberto Santi è terzo nel Campionato Italiano cinture marroni, e nell'83 arriva 5° agli Assoluti. Siamo sempre nell'83 e la Tamagnini vince il Campionato Italiano cinture marroni.

 Gli atleti delle città vicine vogliono allenarsi al Kodokan, che accoglie atleti e si apre ad incontri interessanti con atleti di judo, Sumo, Karate. Campioni e maestri calcano il tappeto del 2° Kodokan: Neil Adams , Ezio Gamba, Alfredo e Giuseppe Vismara, Angelo Beltrachini, Franco Capelletti.

In queste occasioni la struttura della palestra mostra tutta la sua inadeguatezza. «Contemplo interrogativamente i santi dipinti nell'affresco del Massarotti –ricorda Giorgio Sozzi- verso il quale ho fatto puntare di faretti creando una luce suggestiva ed ottengo la risposta». Infatti è proprio l'affresco in via di deperimento a smuovere le amministrazioni pubbliche per un intervento di restauro… ma c'è di mezzo il Kodokan, con tanto di contratto con il Demanio. Il Kodokan non ha intenzione di lasciar libero il locale senza trovare prima un'idonea sistemazione…

Il Campione del Mondo, d'Europa e argento olimpico Neil Adams in randori al Kodokan nel 1982. Sullo sfondo si riconosce Claudio Ciccio Arisi.

Ezio Gamba, oro olimpico a Mosca '80 e argento a Los Angeles 1984 è da sempre ospite gradito ed amico del Kodokan Cremona. Giorgio Sozzi ha anche pubblicato un volume sulla sua carriera per farlo conoscere ai giovani. Nella foto Ezio Gamba, fresco dell'oro europeo a Rostock nell'82, non disdegna il randori al Kodokan Cremona.

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